Un ombra, un cortina di buio è squarciata da misteriose immagini oniriche che ricordano i sogni di un bambino dopo la fiaba della buona notte. Light Fall possiede questo magico potere di lasciare che la luce dei colori dei fondali squarci le tenebre del Regno di Numbra e arrivi fino ai nostri occhi. Una storia semplice quella di Light Fall, fatta di ricordi, di affetti, di guerre e di scelte per preservare e proteggere il regno. Un piccolo eroe dovrà affrontare le mille insidie di un mondo avverso e ritrovare a poco a poco tutti i frammenti e abitanti e riportare la luce dove ora regnano le tenebre.

Un gufo narratore, che sarà anche il nostro accompagnatore, ci illustrerà scenario dopo scenario da dove ha avuto origine la nostra avventura e il suo finale sia attraverso semplici quanto incisive cut scene (che ricordano quelle del film Kung Fu Panda) sia durante l’azione di gioco. I testi e il doppiaggio, tutti in inglese, rendono purtroppo necessaria una buona conoscenza della lingua anglosassone per scavare a fondo e prendere contatto con tutti i segreti e le rivelazioni. Light Fall è un’avventura breve ma intensa che non sconquasserà le vostre vite, ma istillerà in esse alcuni valori che resteranno scolpiti nel vostro animo, primo tra tutti la semplicità.

Linee semplici

Semplicità che si nota fin da subito nelle linee nette e marcate di scenari e personaggi. Niente bordi neri ma uno stile molto assimilabile ad illustrazioni di una fiaba moderna pennellata con colori che affrontano tutte le diverse tonalità di viola fino al lilla e al rosa non disdegnando qualche punta di ciano, rosso e giallo. Predominanti sono ovviamente i colori scuri modellati con forme tali da rendere ogni colpo di colore potente come un raggio di sole.

L’essenzialità e il minimalismo di Light Fall non sono un difetto ma un pregio soprattutto quando si tratta di delineare le figure dei personaggio giocanti. Un sapiente uso di contorni e macchie di colore offre alla maggior parte delle entità di Numbra un carattere da epopea mitologica e allo stesso tempo un che di fanciullesco. Purtroppo questa qualità di caratterizzazione viene meno negli aspetti di contorno come gli oggetti e gli abitanti da salvare meno memorabili. La scelta, per certi versi obbligata, di avere una visuale molto panoramica dello scenario penalizza ancora di più le figure più piccole e in certi casi perfino il nostro eroe si confonderà tra le crepe e sporgere del Regno di Numbra.

Un cubo al nostro comando

Il nodo centrale di tutta l’avventura è un artefatto a forma di cubo che resterà al comando del giocatore per tutta la durata dell’avventura e gli permetterà di superare gli ostacoli apparentemente insormontabili e le insidie più complesse. Per affrontare il viaggio nel Rengo di Numbra bisognerà aver rapidità di azione e prontezza di riflessi. L’azione di gioco è infatti rapida ma ha il vantaggio di dare al giocatore la possibilità di stabilire il ritmo dei movimenti grazie proprio all’uso del cubo. Il tempismo è indispensabile ma in molti casi avremo più margine di errore grazie alla mobilità del cubo che potrà farci scegliere lunghezza dei salti e salvarci dal rovinose cadute.

Ci saranno dei passaggi con un livello discretamente altro di sfida alternati ad alcuni più rari passaggi agevoli per attraversare i quali non ci sarà bisogno di particolari acrobazie. Per fortuna i checkpoint sono abbastanza frequenti e permettono alla frustrazione di starsene buona in un angolo anche dopo la venticinquesima volta che una trappola ci fa evaporare in una nuvola di polvere. A questo si aggiungono anche alcune occasionali battaglie con dei boss congeniate in maniera impeccabile al punto da non riconoscere lo stacco tra l’esplorazione e la battaglia.

E se alla fine dell’avventura il vostro desiderio di adrenalina volesse essere ancora appagato la modalità Speed Run unita agli opzionali abitanti e ricordi da raccogliere come collezionabili, concederà ai più impavidi qualche altra ora di gioco. Light Fall non fa della longevità il suo punto di forza, ma questo poco importa. Come un amaro a fine pasto Light Fall potrebbe essere il perfetto digestivo dopo un lungo RPG o un action particolarmente ostico. Una dolce fiaba per alleggerire il cuore e allo stesso tempo tenere impegnate le falangi.

No Lo sconsigliamo a tutti!

Recensione Breve

Light Fall non sarà un gioco che può competere con altri grandi mostri sacri del genere puzzle-platform, eppure la creature di Bishop Games riesce a trasportare il giocatore in un mondo fantastico dalle linee e colori semplici e netti che non manca di offrire scorci da fiaba e una colonna sonora evocativa.

Non sarà facile resistere alla rapida sequenza di eventi e narrazione che si divincoleranno tra le pieghe tortuose di Light Fall. Tra un salto su una piattaforma, una arrampicata su una parete e dei letali spuntoni da superare ci sarà spazio anche per le emozioni di una trama raccontata come un viaggio nei ricordi del nostro gufo guida, mentre noi, piccoli spiritelli vagheremo nei meandri di un mondo caduto nelle tenebre.

Un titolo che riesce a offrire un appagante livello di sfida che in alcuni tratti diventa davvero molto ostico soprattutto quando si cerca di completarlo nel minor tempo possibile con la modalità Speed Run. La gestione coordinata del personaggio e del cubo che gli fa da fedele alleato metterà a dura prova i riflessi di chiunque.

Una breve avventura che certo non vi impegnerà più di qualche ora, ma che offre molti collezionabili e segreti che spingeranno gli amanti del “platinamento” e gli estimatori di fondali simili ad opere d’arte a rigiocarla più e più volte.