PREMESSA

L’open beta di Overwatch si è appena conclusa e, in attesa di provare il gioco finale, molti sono i dubbi e le perplessità su questa nuova IP.
Tra tutti i possibili difetti notati in questa sessione di prova quello che appare evidente è la pochezza di questo gioco. Se si aggiunge che dietro a questo titolo ci sia Blizzard, una software house storica che ha prodotto veri e propri colossi videoludici, il disagio aumenta vertiginosamente.

Overwatch Tracer Fanart
La sensazione è che Overwatch sia un gioco piccolo e meschino, fatto solamente per entrare in quella piscina di soldi che sono e stanno diventando gli e-sport, nulla di paragonabile a quanto proposto in passato dalla società americana. A rovinare ancora di più l’esperienza i gioco si aggiunge una grafica che, nonostante si possa apprezzare per la pulizia nel dettaglio tipica di Blizzard, risulta vecchia e data con un engine che fatica a stare al passo coi tempi.
Andiamo con ordine e vi invitiamo anche a leggere l’articolo “Il gigante Blizzard ed il piccolo Overwatch“.

BATTLEBORN E SOCI

Il periodo per questi MOBA-FPS è caldo come lo dimostrano l’arrivo di Battleborn, di cui potete leggere la nostra recensione, e Paragon, il nuovo titolo Epic Games che in questi giorni era in open beta. Il titolo di GearBox non sembra aver convinto molto la critica nonostante una profondità di gioco superiore a quella di Overwatch (più simil moba con una progressione in game) e una grafica praticamente uguale al titolo Blizzard. Overwatch potrebbe girare tranquillamente su una Wii per quanto è privo di qualsiasi effetto di luce degno di nota o di interazione con l’ambiente (la distruttibilità è pari a zero).

Overwatch
Paragon si dissocia dal gruppo con una grafica mozzafiato, un’impressionante profondità di campo e la qualità delle texture, ma si schianta su un gameplay monotono e lento nonostante alcuni personaggi decisamente interessanti e ben realizzati. Sicuramente, dopo aver provato questa carrellata di nuovi titoli orientati sui personaggi, ci ha fatto piacere tornare a giocare a Smite che rimane una validissima e attuale alternativa.

OVERWATCH

Prima di entrare in una veloce analisi della beta è importante ricordare che le sessioni in game sono state apprezzate dalla redazione: il gioco è divertente e a tratti anche appagante ma neanche lontanamente il capolavoro da tutti annunciato.
L’elemento che fa storcere il naso fin dopo le prime battute di gioco è la pochezza dei contenuti che sembrano fini a sé stessi. Un esempio sono le ricompense che riceveremo a ogni fine match: delle scatole volte solamente a colorare o abbellire i nostri personaggi. Scusate la frase scontata ma suona tanto come il gioco per i così detti “bimbiminkia” che spendono miliardi di ore per avere la mitragliatrice dorata in COD.
È tutto qui Overwatch? Il nuovo titolo di Blizzard, il colosso che ha prodotto l’intramontabile WoW e che doveva stupire tutti con Titan? Sì, il gioco inizia e finisce qui, in qualche arena in cui far muovere i nostri personaggi e delle modalità di gioco copiate e spennellate da altri titoli senza introdurre nulla di veramente nuovo. Uno zero assoluto di innovazione.

overwatch_mac.0.0
Partiamo dalle mappe presenti nella beta che ovviamente non erano tutte quelle del gioco finale, che comprenderà un totale di 15 arene, ma non tutte giocabili nelle diverse modalità. Non essendo un appassionato di un quantitativo di stage esagerato, trovo il numero onesto ma per quello che ho visto c’è troppo riciclo di elementi e, più importante, nessuna mappa presente nella beta ha lasciato il segno. Sembrano dei contenitori per far sbizzarrire gli utenti con le abilità dei personaggi senza una reale attenzione a rendere il luogo un elemento portante ed unico dell’esperienza di gioco. Inoltre è da valutare il bilanciamento dato che, a differenza di Battleborn, parliamo più di un FPS alla Team Fortress più che un vero e proprio MOBA.
La formula MOBA da un lato aiuta a bilanciare la mappa, che è strutturata a specchio, mentre, quando si tratta di difendere un obbiettivo o di preservare determinate zone, è facile creare una mappa che possa favorire uno o l’altro team.

Widowmaker_Overwatch_004
Durante la beta abbiamo provato un certo numero di personaggi e dal primo impatto è facilmente intuibile quali sono i personaggi più immediati. Evitiamo al parole “forte” dato che in Blizzard stanno lavorando egregiamente sui bilanciamenti ma è evidente che alcuni personaggi sono più facili di altri a un primo utilizzo. Per capire quali sono i personaggi più accessibili basta vedere la composizione dei team durante i primi match: si usano praticamente sempre gli stessi.
Qualcuno ha definito Overwatch la rivoluzione degli FPS, possiamo tranquillamente smentire questa vaccata dato che pad alla mano il gioco blizzard non è un FPS. È un MOBA travestito da FPS ma con tutte le mancanze del caso tra cui uno store di oggetti e una crescita del personaggio in game (dove sono i minions?).
La fortuna di League of Legend è data dalla possibilità di scegliere un personaggio, comporre un team, in modo da prevalere nelle differenti fasi di gioco: early, mid e late game. In Overwatch alla fine si sceglierà il personaggio più forte del momento dato che non ci sarà modo di migliorarlo durante il match. Evitiamo il discorso skill perché piazzare una torretta con Torbjörn ci vuole solo un po’ di buon senso poi quella comincia a sparare da sola e a fare delle autentiche strage una volta potenziata.

Overwatch2
Apprezzabile il menù di gioco, pulito e ben strutturato sicuramente una spanna sopra molti altri giochi del genere. Oltretutto anche da console è possibile aggiustare alcuni settaggi grazie, di fatto, ad un engine poco pretenzioso e datato.

Proprio quest’ultimo è la vera delusione: la beta pesa circa 3GB e fa capire quanto sia povera la grafica che cerca di camuffare la qualità della stessa con colori sgargianti. Un enorme passo indietro da parte di Blizzard. Il comparto audio è sicuramente ben implementato, ogni personaggio ha tante espressioni sbloccabili in game (con le famose scatole di ricompensa) e le musiche di accompagnamento sicuramente azzeccate.
Rimane il punto di domanda sulla storia del gioco che dovrebbe spiegare gli avvenimenti e i personaggi, ma il gioco sarà solo online e non avrà una “story mode” in singolo. Overwatch dovrebbe avere un “Lore” come il già citato League of Legend, elemento che lo accomunerebbe ancora di più ad un MOBA che a un normale FPS.

CONCLUDENDO

Overwatch è un giochino, nulla di più e nulla di meno. Dimentichiamoci i mostri sacri che ha prodotto Blizzard qui siamo nell’ambito di un gioco che copia elementi già visti senza introdurre nulla di nuovo e originale.
La beta ha confermato i miei sospetti di un gioco che molto probabilmente avrà una forte spinta iniziale data dal nome (Blizzard) ma che nel breve sarà abbandonato dalle masse perché fine a se stesso. Una volta provati un certo numero di personaggi, viste tutte le mappe e aperta qualche scatola, cosa spingerà l’utente a giocare a questo titolo? Forse il gioco troverà la sua giusta collocazione negli e-sport ma non potrà mai competere con giochi più profondi e studiati come lo stesso Starcraft (Blizzard ricordi? L’avete sviluppato voi).
Chiude il discorso prezzo: non era più sensato, e vale anche per Battleborn, farlo free to play con personaggi in rotazione? Magari con le scatolette con dentro colori, stemmi e banane a pagamento così da far felici tutti i bambini nutellosi?

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