Nel corso degli anni, abbiamo assistito a tantissimi titoli basati su licenze esterne, tratte da altre forme dell’intrattenimento e pronte a riscattarsi anche nel mondo videoludico. Spesso questo fenomeno si traduce in prodotti non proprio eccelsi, che, anzi, turbano la qualità e la quiete di serie assai meglio ideate e sfruttate nel proprio “habitat naturale”. La paura dunque è sempre quella di vedere un grande nome essere deturpato, e i dubbi non potevano non essere presenti per South Park: Il Bastone della Verità. Quando nel dicembre 2011 il numero di Game Informer ne svelò i primi dettagli, la massa di fan, e non, furono alquanto scettici, consoni del fatto che il loro beniamino potesse ricevere un trattamento aggrezzato, atto solo a far soldi facili su un nome così affermato. Le premesse erano pur sempre interessanti, e quindi nessuno potette nascondere una certa eccitazione, dovuta soprattutto alla presenza nello staff di nomi importanti quali Trey Parker e Matt Stone, i creatori della serie tv e anche scrittori della sceneggiatura nel gioco. Il 7 marzo è dunque stato immesso sul mercato europeo questa nuova scommessa targata Obsidian Entertainment. Abbiamo dunque giocato il titolo nella sua versione PC, senza censure e con la voglia di poterne analizzare ogni singolo dettaglio.

L’anima di South Park

Senza mezzi termini, l’anima di South Park è quella capacità di ironizzare su tutto e su tutti, abbattendo le pareti della chiusura mentale tipica di molte culture e talvolta causa di grandi e seri problemi. South Park, ancora, riesce a mixare il tutto con storie divertenti, appassionanti e al limite, per fortuna, dell’irreale. Su questi punti cardine si basano i dubbi dei gamer, e su cui lo sviluppo sembra aver puntato, riuscendoci. Andando per gradi, possiamo dire che la storia de “Il Bastone della Verità” ci mette nei panni di un nuovo arrivato nella cittadina di South Park, ed è qui che inizia la nostra interazione col gioco, dovendo creare dunque l’aspetto fisico del personaggio. Già da questo punto, il gioco sprizza stile da tutti i pori, e ci sembrerà davvero di star mettendo mano alla creazione di un nuovo membrio del cast della serie. Si passa poi alla scelta della classe, tra le quattro presenti: Guerriero, Ladro, Mago ed Ebreo. Già ci piace. Le classi sono indubbiamente ispirate al tredicesimo episodio della sesta stagione: Il ritorno della compagnia dell’anello alle due torri.

Arrivati dunque nella nostra nuova casa, dovremo subito far amicizia con altri bambini, che non tarderanno ad inserirci nel loro gioco di ruolo in scala… reale. Ebbene si, quello che porteremo avanti man mano è un vero e proprio GDR ideato nella realtà, con tanto di ruoli e regole da rispettare. Ovviamente la “main quest” è quella di impossessarsi del Bastone della Verità, ma non è finita qui. Il gioco riesce a portare avanti una trama bizzarra, interessante, e ricca di colpi di scena. Si notano non poco le mani dei due creatori del serial, e anzi, ci sembra in toto di vivere quella che è una puntata lunga dalle 10 alle 13 ore circa, ove noi siamo gli indiscussi protagonisti. Una trama questa, condita da puro sarcasmo, da battute e momenti esilaranti e da un cast di personaggi unico. Proprio sotto questo punto di vista, non possiamo che essere grati di aver visto nel gioco quasi tutti i personaggi presenti nel cartone, e comunque i migliori, con apparizioni anche all’ultimo momento, proprio a gridare “ehi, c’ero anche io, visto?”. Il gioco dunque vuole essere quanto più attinente possibile alla controparte televisiva, riuscendoci alla grande. Ma non solo, si eleva comunque su un nuovo livello, proponendo, come già ribadito, una storia appagante e interessante, così da poter attirare anche coloro che non masticano il mondo di South Park e che in un titolo cerca anche una storia da scoprire e, perché no, raccontare.

Nel gioco non mancheranno le side quest, che consigliamo vivamente di fare poiché oltre ad essere una grande fonte di punti esperienza e item (nonché di amici su Facebook!), prevedono compiti davvero divertenti, ma soprattutto permettono di approfondire e scoprire determinati personaggi del gioco e, rullo di tamburi, evocazioni. Si, evocazioni vere e proprie da sfruttare a proprio vantaggio durante i combattimenti, e credeteci, alcune di queste vanno assolutamente sbloccate.


GDR. GDR ovunque!

Come abbiamo già detto in precedenza, la prima interazione col gioco si avrà alla creazione del personaggio e alla scelta della classe, dunque in pieno stile GDR. Infatti South Park: Il Bastone della Verità è un Gioco di Ruolo in tutto e per tutto, ed anche ben fatto. Coloro che dunque nutrivano qualche dubbio sul gameplay, magari credendo che il team si concentrasse unicamente su storia, battute ed altro, può dormire sonni tranquilli. In primis ci sentiamo di parlare del sistema di combattimento.Quest’ultimo sarà a turni, proponendo una certa dose di strategia anche. Controlleremo un party formato da due personaggi, e sarà indubbiamente molto importante scegliere il nostro braccio destro con cura. La scelta va effettuata prima dell’inizio della battaglia, e non quando avremo già ingaggiato il nemico. Comunque, il gioco permette di poter effettuare un cambio anche a scontro in corso, ma il prezzo da pagare è un turno perso. Ogni personaggio disporrà di feature uniche, con abilità atte ora a potenziare il nostro party, ora a donare debuff al nemico. Oltre alle abilità, davvero esilaranti inoltre, potremo utilizzare anche le armi bianche e le armi da lancio. Ce ne sono davvero di tutti i tipi. Non mancano poi le “magie”, che non sono altro che… scoregge. In questo caso entra in gioco il Mana, che potrà essere ricaricato con appositi oggetti. Le varie abilità, magie e attacchi prevedono una sorta di sistema legato ai Quick Time Event. Ad esempio attaccando con la spada, bisognerà premere il pulsante specifico alla comparsa di una scintilla, o ancora premerlo ripetutamente o a tempo con l’input su schermo. Insomma, non resterete passivi ed ogni abilità/magia/attacco propone un diverso approccio al sistema.

Passiamo ora agli item, che saranno indispensabili per la buona riuscita del combattimenti. Ancora una volta, e scusateci la ripetitività, ci sentiamo di sottolineare la riuscita ironia del team, capace di strappare, oggetto dopo oggetto, una sincera risata al giocatore. Gli item comunque vanno dalle classiche pozioni per la salute a quelle per il mana, dalla pozione che ci aumenta una determinata qualità (attacco, difesa ecc..) a quella che ci da PP (punti per le abilità) o Mana. Il combattimento in se e per se è riuscito, creando un mix, alla difficolta normale, abbastanza appagante. Alcuni scontri sono più duri di altri, ovviamente, ma generalmente si riescono a superare senza troppi sforzi. Ma badate bene, questo non vuol dire che il gioco non abbia sfida, anche perché a livello difficile le cose cambiano e diventa tutto più duro.

Ecco che arriviamo un po’ al fulcro di un RPG, il livellamento e la build. Il Bastone della Verità prevede un classico sistema di “expaggio”, passatemi il termine, che prevede punti esperienza ricevuti al completamento delle quest, primarie e secondarie, e alla vittoria degli scontri. Ogni livello garantirà un punto da spendere nelle abilità, andando dunque a potenziarne gli effetti. A questo, si affianca il punteggio relativo ai “benefici”, sbloccabile ogni qual volta raggiungeremo un nuovo tot. di amici alla nostra pagina Facebook. Eh si, nel gioco faremo uso del nostro social network preferito, con tato di “like” e conteggio amici. Gli amici potranno essere reclutati compiendo missioni o semplicemente parlando con i personaggi in giro per South Park. Il punto beneficio potrà dunque essere speso per ricevere ulteriori potenziamenti, ad esempio “quando si è feriti gravemente, i nemici fanno meno danni”, e così via. Le magie invece son quattro, e si sbloccheranno andando avanti con la storia. Per quanto concerne invece la build, il titolo prevede l’utilizzo di guanti, armature e protezioni per la testa. Ogni oggetto chiaramente avrà le sue statistiche e vantaggi, nonché un design in pieno stile South Park. Oltre agli indossabili di questo genere, avremo anche alcuni oggetti presenti per puro mod estetico (capigliatura, segni sul volto, barba e così via…).

Prima di concludere, ci sentiamo di dover sottolineare la possibilità di utilizzare le magie e alcune abilità anche fuori dai combattimenti. Quest’opzione garantisce determinati vantaggi, come poter eliminare i nemici ancor prima di iniziare il combattimento, ad esempio facendo cadere sul nemico una trave o facendo esplodere una lanterna grazie alla nostra “magia”. Inoltre queste abilità saranno necessarie per raggiungere determinati luoghi del gioco altrimenti inaccessibili.


Collezionismo

Nel titolo sono previsti determinati collezionabili che faranno la felicità di molti amanti del genere. Oltre ad oggetti dalla dubbia utilità, e dalla grande ironia, vi sono i Chinpokomon, dei “pupazzi” indubbiamente ispirati ai Pokémon. Trovarli non sarà facile, e alcuni vanno trovati unicamente durante le main quest, quindi non scovandoli al momento giusto non saranno più recuperabili. Per coloro inoltre legati agli obiettivi/trofei, sottolineiamo che sono ben 3 gli achievements legati ai Chinpokomon.

2D tutta la vita

Uno dei pallini dei due creatori di South Park, che hanno poi anche lavorato al gioco, era l’ideazione di una grafica 2D che rispecchiasse i canoni del serial televisivo. Obisidian ha allora lavorato sodo per riuscire a proporre ai duo un comparto grafico gratificante, che poi è stato apprezzato appieno e scelto per il titolo. A nostro dire, non potevamo che chiedere di meglio. Graficamente il gioco ci immerge ancor più nel bizzarro universo creato da Trey Parker e Matt Stone, regalando al giocatore la sensazione di trovarsi davvero dinanzi ad una puntata della serie. Il design della città riprende fedelmente quanto già visto in TV, così come i “costumi di scena”, tratti comunque da particolari episodi. Il lavoro sui luoghi è inoltre encomiabile, riuscendo a far respirare davvero genuinità, originalità e passione da parte dei game designer verso questa produzione. Non si tratta di una mappa di gioco enorme, anzi, ma forse è proprio questo un altro punto a favore, riuscire insomma a conoscere per bene la nuova “dimora”, sfruttando appieno l’appeal del luoghi più amati dai fan. Non mancano inoltre alcune chicche che, per non rovinarvi la sorpresa, non stiamo qui a svelarvi. Insomma, anche sotto questo punto di vista, il gioco è promosso a pieni voti.

Dulcis in fundo

Prima di passare alla conclusione vera e propria, dobbiamo soffermarci su alcuni punti. In primis bisogna applaudire al sonoro, che rispecchia fedelmente le voci originali, e quindi anche da questo punto di vista il feeling è mantenuto alla grande.

Oltre a questo, dobbiamo parlare della censura. Come detto in apertura, abbiamo giocato la versione PC senza censura e quindi ci è difficile capire come la censura possa rovinare l’immedesimazione del giocatore alle vicende proposte. Possiamo però assicurarvi, dopo aver fatto qualche ricerca sulle scene censurate, che quello che si va a perdere andrebbe in qualche modo recuperato, magari tramite video su internet.

Commento dell’Autore

Siamo arrivati alla fine di questo viaggio in compagnia di Coglionazzo, Cartman e company. A conti fatti ci è sembrato davvero di aver visto un’unica, immensa ed epica puntata di South Park, e già questo dovrebbe bastare ai fan per eliminare ogni dubbio sull’acquisto del gioco.

L’acquisto è consigliato anche agli amanti dei GDR e dei bei giochi in generale, perché South Park: Il Bastone della Verità è un prodotto bello, fresco ed esilarante, che saprà accompagnarvi per più di dieci ore con tante risate e genuinità. Coloro che si ritengono sensibili a determinati argomenti e comportamenti, scurrili e bruschi, passino la palla, ma siano consapevoli di star lasciando alle proprie spalle qualcosa di realmente unico sulla scena videoludica.

No Lo sconsigliamo a tutti!

Recensione Breve