Lo studio del Dr. Nintendo apre i battenti! Su questo lettino si parlerà della grande N, dei mali che la affliggono e delle sue guarigioni miracolose. In quanto aspirante dottore, cercherò di fare un’analisi clinica di Nintendo (senza essere fanboy o hater), analizzando la casa di Kyoto dal passato, al presente e al suo probabile futuro.

Starà a voi farci sapere se siete d’accordo con le nostre opinioni o correggere i nostri eventuali errori di valutazione. Anche perché il consulto tra medici è di vitale importanza per comprende al meglio lo stato del nostro paziente.

Iniziamo con la prima seduta!

AURA MEDIOCRITAS

Questa rubrica non poteva non iniziare se non parlando dell’argomento che più di tutti ha lasciato scottati e delusi i fan di Nintendo. La conferenza della grande N a questo E3 2015. Nintendo ha sempre abituato negli anni i suoi seguaci a presentazioni roboanti ad ogni E3.

Scorrendo i giochi che nel corso delle varie edizioni hanno lasciato senza fiato gli utenti ed appassionati di Nintendo, non si può non notare una forte differenza con quelli di quest’anno. Senza andare a pescare nelle ancestrali teche della casa di Kyoto, è sufficiente ricordare che nelle ultime tre edizioni dell’E3 – quelle nelle quali la conferenza vera è propria è stata sostituita dal Digital Event – Nintendo ha messo in mostra titoli da bocche spalancate. Nel 2013 fu il turno di Mario Kart 8, Wind Waker HD e Pokemon X e Y. L’anno dopo Xenoblade X, The Legend of Zelda per Wii U e di Amiibo, le statuette che sono diventati a pieno diritto il simbolo di Nintendo in questa generazione .

Ed oggi nel 2015? Che cosa è stato offerto? Facciamo una analisi.

TORNEI E PRE DIRECT

Le premesse di questo E3 erano molto importanti. Nintendo aveva anticipato la sua presenza a questa fiera con due Direct, che avevano accorciato la lista dei titoli papabili. Proprio questa esclusione di grossi calibri come Super Smash Bros e dei titoli secondari presentati il 1° giugno (Chibi-Robo, Mario e Sonic ai Giochi Olimpici, etc) aveva messo gli utenti di Nintendo in fibrillazione alla ricerca di quali potessero essere le novità della casa di Kyoto.
E poi c’era il Nintendo World Championship, il torneo organizzato da Nintendo che aveva visto la sua prima e unica apparizione nel 1990. Perché rimettere in piedi un torneo così eclatante e leggendario se non per essere preambolo di titoli da bava alla bocca? Ne erano convinti gli utenti. Perfino io, Dr. Nintendo, ne ero convinto. E tutti a fregarsi le mani.

Il vincitore del Nintendo World Championship 2015, John Numbers

WII U: DOVE STA IL FATTORE WOW

E invece eccoci qui a parlare di uno Star Fox Zero che non convince del tutto, di un Super Mario Maker che sembra fatto solo per i malati cronici di Super Mario e di un 3DS con alti e bassi. Perfino il più grande tifoso di Nintendo, che negli anni si è arroccato nella sua fortezza di “N is the best”, sull’argomento E3 2015 potrebbe rispondervi con un silenzio imbarazzante.

Nintendo sembra aver dato poco spazio alle sue gemme, sopratutto per Wii U, che esce da questa conferenza con un pugno di fuochi fatui nella propria lineup e qualche progetto tutt’altro che innovativo. Perché è vero che la politica di Nintendo è un titolo al mese in retail e tre o quattro only digital, ma fino alla fine del 2015 c’è davvero poco di cui parlare. E quel poco non ha soddisfatto le enormi aspettative.

L’intera conferenza è stata incentrata sul già citato Super Mario Maker, che è un bel modo di celebrare i 30 anni di Mario sulla scena videoludica, ma sembra un titolo da amatore più che un vero e proprio tripla A (essendo un mero editor di scenari anche se ben fatto). Per di più quelli più adulti, ma con il cuore ancora sognante, avranno poco digerito Animal Crossing: Amiibo Festival che è praticamente un clone di Mario Party incentrato sulle statuine, anziché un nuovo capitolo della serie principale.

Super Mario Maker sarà un grande omaggio ai 30 di Super Mario

Alla fine del Digital Event, quando tutti si aspettavano l’ultima grande esclusiva, ci sono stati i saluti finali e nulla più. Il tonfo peggiore, ma questa è una opinione personale di medico videoludico, è stata la presentazione dei due Amiibo/Skylanders (DK e Bowser) che a parte il personale (dis)gusto, dimostrano che Iwata e Miyamoto stanno scommettendo ancora sul medesimo cavallo: quello degli utenti di età medio-bassa. Non che sia un errore, ma tenere in così poca considerazione l’utenza over 18 è un po’ avvilente, e ve lo dice Dr. Nintendo che é drogato di Splatoon.

Su tutto ha aleggiato l’ombra nemmeno tanto nascosta di NX, la prossima console di Nintendo che verrà presentata al prossimo E3. Ma imputare questo poco supporto all’attuale piattaforma casalinga con l’arrivo di un nuovo dispositivo è impensabile. Miyamoto ha dichiarato che Wii U non è stata capita e accettata a causa della diffusione massiccia di tablet e smartphone, Reggie ha invece detto che la colpa e della iniziale lineup misera. Dr. Nintendo crede più le parole di Reggie, ma le vendite di Wii U erano risalite e anche con forza. Perché allora abbandonarla di nuovo e non concedergli l’ultimo grande anno come fu per Wii?

3DS: LA CURA RPG

Anche il 3DS ha subito questo processo di ammiccamento verso i “child-gamer”, ma per fortuna sembra ancora resistere la sua componente hardcore (Bravely Second, Fire Emblem Fates). Come abbiamo apprezzato l’annuncio di Yo-Kai Watch in occidente, abbiamo anche visto un declassamento della serie Metroid Prime con quel Federation Force che sembra un bel gioco, ma non un grande titolo. Per fortuna in soccorso dell’utenza sofferente è arrivato Mario & Luigi: Paper Jam, che mette Mario e il 3DS in una posizione di forza per il prossimo anno.
La sensazione generale è che Nintendo abbia scelto di snaturare le sue serie più famose e far sperimentare ai suoi personaggi nuovi generi. Su questo filone è anche The Legend of Zelda Triforce Heroes, che vede Link in una quasi inedita versione multiplayer (vista solo in Four Sword). I Classici rivisitati quindi, ma non si sa ancora quanto abbia da guadagnarci N in questo.

LE TERZE PARTI NASCOSTE E I REMAKE

La sensazione è che, soprattutto per Wii U, titoli sui quali puntare per una scoppiettante conferenza ce ne erano, soprattutto nel cassetto terze parti che potrebbero far sentire meno lontana questa console casalinga dalla grande fetta d’utenza 20-30. Stiamo parlando per esempio di Devil’s Third che uscirà ad Agosto (e che non è stato nemmeno menzionato), ma ci sono anche Project Treasure, Fatal Frame e Fast Neo Racing. Quest’ultimo, molto ispirato a F-Zero sia chiaro, è stato il titolo che più di tutti ha attirato la mia personale curiosità, nonostante sia un only digital e quindi una produzione teoricamente minore, e che avrebbe meritato uno spazio anche piccolo in prima fascia.

Perché allora non mostrare con le giuste modalità questi titoli al pubblico per bilanciare almeno in parte la sensazione di abbandono della console e accontentare i gamer appassionati di titoli più maturi?

Devil's Third uscirà ad Agosto, un esempio raro di third party su Wii U

Non considerati o forse completamente dimenticati sono invece i remake e le remastered, che in questa generazione sembrano andare per la maggiore nei piani delle software house. Vero è che alcuni titoli sono stati offerti su Virtual Console e che la maggior parte dei prodotti Nintendo invecchia bene, sentendo poco il peso degli anni e la necessità di un eventuale lifting. Eppure una piccola cura a base di passato, così come già avvenuto per i vari Zelda Wind Waker HD, Majora’s Mask e Ocarina of Time, sarebbe piaciuta al Dr. Nintendo così come a molti utenti sia delle vecchie che delle nuove generazioni. A questo proposito a breve vi proporrò la mia personale opinione sui rimedi della casa per Nintendo a base di remake e remastered e vi anticipo che non saranno i soliti grandi classici.

FINE 2015 IN CALO, 2016 UNA SCOMMESSA

Nintendo ha abituato il mondo videoludico a grandi tonfi con altrettante eclatanti risalite, ma in questo otto volante di successi e fiaschi il fan di Nintendo vuole un po’ di costanza e di equilibrio.

Il 2015 si chiuderà, a meno di ulteriori colpi di scena, con un lineup per le console Nintendo discreta, ma non eccezionale, della quale Xenoblade X sarà sicuramente la punta di diamante.

Ma da buon medico, Dr. Nintendo è lungimirante e non può fare a meno di notare che il 2016 dovrebbe essere comunque un anno che regalerà ancora qualche soddisfazione ai possessori di Wii U e 3DS. Del resto il prossimo anno ci attendono titoli come il cross tra Shin Megami Tensei e Fire Emblem, un gruppetto nutrito di RPG per 3DS (Bravely Second e Mario & Luigi: Paper Jam su tutti) e soprattutto il capitolo di The Legend of Zelda per Wii U che potrebbe essere il più forte trampolino di lancio per la nuova sicura rivoluzione che porterà all’arrivo di NX.

Il 2016 di Nintendo è ancora tutto da scrivere e, al netto di NX, Dr. Nintendo è certo che gli assi nella manica di Iwata siano tutt’altro che finiti.