SEGA torna sul fronte con la serie che ha da sempre suscitato pareri contrastanti. Dopo uno spin-off, a detta dei fan, deludente, la software house ha voluto tirare fuori un nuovo capitolo, ma che riconducesse ai lati positivi visti nei precedenti titoli. Valkyria Chronicles 4 sembra essere ciò che i fan desiderassero vedere. Il gioco ci riporta nella Seconda Guerra Europea durante lo scontro tra Impero e Federazione, ma con ruoli leggermente differenti.

Se mentre nel primo capitolo della serie era tutto basato sulla difesa dalle forze imperiali, in questo saremo noi a prendere l’iniziativa e quindi ad attaccare. In Valkyria Chronicles 4 vestiamo i panni di Claude Wallace, comandante dell’Unità E, pronto a guidare l’Operazione Croce del Nord: invadere e conquistare la capitale dell’Impero per bloccare definitivamente l’espansione nemica.

Piccole novità nel gameplay

Sul campo, l’impianto di gioco è lo stesso visto nel primo capitolo, basato quindi sul sistema di combattimento chiamato BLiTZ (Battle Live Tactical Zone) che alterna le fasi di Comando e Azione. La prima fase consiste nella gestione della squadra, dando uno sguardo alla mappa del terreno e selezionando i soldati da utilizzare nell’Azione. Questa consiste nel prendere il controllo di un soldato scelto e muoversi sul terreno per avanzare. Ogni soldato ha una barra della stamina che stabilisce quanto tempo può muoversi.

Una volta arrivati nei pressi del nemico si ha la possibilità di fermarsi per attaccare. Ogni soldato possiede abilità ed armi differenti, è necessario quindi agire utilizzando una strategia ben strutturata. Ogni turno si hanno a disposizione determinati Command Point (CP) che stabiliscono il numero di mosse possibili. A proposito dei soldati, è stata aggiunta la classe del granatiere: con equipaggiamento molto pesante e mobilità scarsa, sono determinanti attraverso gli attacchi dalla lunga distanza.


Per quanto riguarda l’Hafen, il carro armato, in questo capitolo è possibile utilizzarlo spendendo un solo CP, a differenza dei precedenti capitoli dove ne occorrevano due. Vale lo stesso per il Cactus, nuovo mezzo che potrà essere sbloccato nel corso della storia e che sarà indispensabile per il trasporto in sicurezza dei soldati in punti strategici della mappa.

Altra novità presente in Valkyria Chronicles 4 è la possibilità di recuperare fisicamente un soldato morto. Per recuperare un’unità si hanno a disposizione tre turni di tempo e, nel caso di successo, può essere schierata subito. A rendere le missioni avvincenti ci sono situazioni ambientali davvero interessanti, come nebbia, vento e quant’altro. Il gameplay è quindi rimasto sostanzialmente invariato, ma è ciò che chiedevano i fan.

Menù vecchio stile

Se confrontiamo questo capitolo con il primo Valkyria Chronicles, possiamo notare fin da subito come l’impostazione dei menù e dell’interfaccia sia rimasta pressoché la stessa. Si gestisce tutto attraverso il Libro, dal quale è possibile affrontare la campagna e rivederne i filmati. Dal Libro è possibile accedere al Quartier Generale, che serve per sbloccare missioni secondarie e gestire l’Unità E, migliorandone le abilità attraverso i punti esperienza accumulati con le battaglie o cambiando armi ed accessori.

Nel Quartier Generale, sempre attraverso i punti esperienza, ma anche con il denaro ottenuto, possono essere ottenuti nuovi armamenti e parti di ricambio per il carro armato. Inoltre è possibile addestrare l’Unità E al fine di aumentare livello e statistiche dei soldati. Attraverso la sala di comando si può modificare la composizione della squadriglia. Gli alloggi privati del capitano permettono di vedere i tutorial e le informazioni principali. Sul miglioramento del carro armato si è però limitati. I potenziamenti infatti si possono sbloccare solo in determinati momenti della storia, aspetto che non dà grande libertà di scelta al giocatore.

Valkyria Chronicles 4 ed il comparto tecnico

Lo stile acquerelloso di Valkyria Chronicles è ciò che da sempre contraddistingue la serie dal punto di vista grafico. Per questo nuovo capitolo il CANVAS Engine è stato ulteriormente migliorato, tirando fuori una resa visiva molto vicina a capolavori d’animazione giapponesi. Artisticamente siamo di fronte ad un vero gioiello. Seppur ci siano lievi difetti sui modelli poligonali, gli effetti dei pastelli nascondono molto bene tutto ciò.

L’aspetto più notevole di Valkyria Chronicles 4 è senza dubbio la colonna sonora. Composta da Hitoshi Sakimoto, si adatta perfettamente ad ogni tipo di situazione che si crea durante la storia. I momenti più cruenti sono interpretati con brani che illustrano a dovere la durezza della guerra, mentre le scene di intermezzo vengono affrontate con una melodia leggera. Una colonna sonora eccellente, sotto tutti i punti di vista.

Discorso diverso invece per il doppiaggio: quello originale è assolutamente ben recitato, con toni azzeccati per ogni personaggio, mentre in lingua inglese le voci tendono spesso ad essere contrastanti con i caratteri dei personaggi. Ottima infine la qualità dei sottotitoli in italiano, che descrivono ottimamente tutte le situazioni, permettendo di capire a dovere i dialoghi.

Ottime basi per ripartire!

In conclusione, Valkyria Chronicles 4 è senza alcun dubbio un titolo che non può mancare nella collezione di chi ama gli strategici. Può anche essere un ottimo titolo per affacciarsi a questo genere di titoli, un gioco quindi adatto a tutti. Dopo alcuni capitoli non convincenti, questo può essere considerato il degno erede del primo, nonostante le poche aggiunte. La somiglianza con il primo episodio è troppa, ma questo potrebbe essere un ottimo inizio per il futuro della serie.

L’aspetto tecnico dovrebbe essere aggiornato, anche se lo stile utilizzato è fantastico. Combat System e colonna sonora affascinante sono le due basi dalle quali ripartire. Con aggiunte al gameplay ed una nuova storia, SEGA può sicuramente porsi degli obiettivi importanti. Valkyria Chronicles 4 ha saputo dire la sua, potrebbe quindi essere un nuovo inizio.

No Lo sconsigliamo a tutti!

Recensione Breve

Valkyria Chronicles 4 prova a conquistare un posto tra i migliori strategici dell’anno con poche novità, ma con la base solida del soddisfacente primo capitolo. I ragazzi di SEGA hanno cercato di tirare fuori un titolo che potesse toccare il cuore dei fan, non stravolgendo però la serie.

L’introduzione della classe granatiere e del Cactus, il nuovo veicolo per il trasporto dei soldati, sono le introduzioni maggiori di questo episodio. Ad aiutare il giocatore c’è poi l’abbassamento ad uno (invece di due) dei Command Point per l’utilizzo del carro armato e la possibilità di recuperare un soldato morto.

Dal punto di vista grafico è stato migliorato il CANVAS Engine, mantenendo pur sempre lo stile acquerelloso che ha reso famoso il brand. La colonna sonora composta da Hitoshi Sakimoto è un vero e proprio spettacolo, probabilmente la marcia in più di Valkyria Chronicles 4.

Per gli amanti del genere, ma anche per chi vuole provare gli strategici, questo può essere considerato un ottimo titolo. Un gameplay migliorato ed una storia differente potrebbero far compiere alla serie quel salto di qualità che la software house giapponese desidera da diversi anni.