Poteva mai Sony rimanere fuori dal momento nostalgia canaglia che sta portando sui nostri scaffali le versioni mini di tante vecchie glorie del passato? Poteva continuare a guardare unicamente verso il futuro? Impossibile. E infatti ci è cascata anche lei nel mercato amarcord divenuto popolare anche grazie a Nintendo. E dunque, signori e signore, ecco annunciata PlayStation Classic Mini. L’ennesimo oggetto del desiderio di noi vecchi giocatori che molto probabilmente sacrificheremo parte dei nostri risparmi per questo ennesimo gadget tecnologico.

Ovviamente il quantitativo di bava che sgorgherà dalle nostre bocche è direttamente proporzionale alla lista dei giochi che saranno precaricati nella console. Sappiamo già per certo che Final Fantasy VII, Tekken 3, R4: Ridge Racer Type 4, Jumping Flash! e Wild Arms saranno presenti, ma ancora restano misteri sul resto delle lista che sarà disponibile. Non sono un insider, ma un semplice sognatore e quindi apro la porta del cuore e dei ricordi e vi propongo la lista dei giochi che vorrei vedere. Vi anticipo subito che in questa lista non troverete Spyro, Crash, Lara Croft e simili perché reputo sia necessario dare un po’ di spazio anche a qualcosa di meno “riciclato”, ma che negli anni è diventato un cult.

Ci sarebbero decine di possibili innesti nella lineup di questo piccolo crogiolo di ricordi targato Sony che giustificherebbero ampiamente il prezzo di 99 dollari che molto probabilmente si tramuteranno in 99 euro qui da noi. Certo è una cifra abbastanza importante per una vecchia piattaforma “rimasterizzata”. Se il 3 dicembre le tue finanze non dovessero essere abbastanza per far felice tuo io adolescenziale potresti sempre provare a puntare qualche monetina occasionale in qualche lotteria e magari gioca a milion day, responsabilmente ovviamente.

In attesa di riempire il salvadanaio, godiamoci qualche momento di fantasiosa nostalgia condita da un pizzico di speranza.

Silent Hill

Partiamo con il terrore, quello puro, viscerale. Quello che ha fatto rabbrividire l’anima dei giocatori nel 1999. Silent Hill era angoscia pura, andava a pizzicare corde dell’inconscio umano e della sensazione di inquietudine per l’ignoto. Konami in quel periodo aveva una passione per l’horror. Questo primo capitolo ha segnato molti standard del genere e di certo non lascerebbe indifferenti i giocatori, anzi li spaventerà ancora una volta come si deve.

Mortal Kombat Trilogy

Non si può non trascurare neanche il genere dei picchiaduro che sulla prima PlayStation ha trovato verdi pascoli in cui seminare il suo verbo. Sappiamo già che ci sarà Tekken 3, ma negli anni novanta c’era un altro contendente: Mortal Kombat. Le brutalità delle fatality non può mancare alla reunion di PlayStation Classic Mini. E quale miglior esponente se non Mortal Kombat Trilogy che racchiude tutta la prima fase della storia di questo brand?

Legacy of Kain: Soul Reaver

Un mietitore di anime alla ricerca di vendetta per un gioco action-adventure sviluppato da Eidos, la stessa che in quegli anni (siamo nel 1999) aveva tra le mani anche Tomb Raider. Legacy of Kain: Soul Reaver è una gemma che ha brillato negli anni ’90 per poi essere chiuso in casa da Lara e da altri protagonisti successivi e finire in maniera forse troppo repentina e miserevole. Questa sarebbe l’occasione per riscoprirlo e magari fare un pensierino su un suo ritorno.

Syphon Filter

Questo lo ammetto è un mio must have molto personale che in molti non ricorderanno ma che ha segnato la mia adolescenza in maniera indelebile al pari di icone molto più blasonate. Syphon Filter, serie di shooter in terza persona pubblicata da Sony, era frenetico e concitato al punto giusto. Un cugino meno fortunato di Metal Gear Solid di cui qualcuno chiede ancora un ritorno. Io all’epoca lo preferii proprio a quest’ultimo. Sono un pazzo? Forse, ma è stato così.

Xenogears

Monolith Software ha legato in tempi recenti il suo nome a Nintendo. La saga di Xenoblade Chronicles è chiaro esempio della qualità dei suoi giochi di ruolo. Ma non molti sanno che le origini di questa serie hanno avuto dimora su PlayStation con Xenogears. Nel 1998 era sviluppato sotto etichetta Square Soft, ma già c’era Takahashi al timone e il tocco si vede. Un desiderio proibito e forse un po’ meno mainstream del passato, ma perché non sognare.

Metal Gear Solid

Risulta difficile immaginare una PlayStation Classic Mini senza Metal Gear Solid, il capitolo che ha consacrato Hideo Kojima e Solid Snake con tutti il suo universo di personaggi nel gota dei videogiochi. Incrociare di nuovo Revolver Ocelot o Psycho Mantis sarebbe ancora una volta una occasione per i nostalgici orfani del genio di Kojima in Konami. Speriamo ci venga fatta questa grazia.

Resident Evil 3: Nemesis

Tutti ad attendere il remake di Resident Evil 2 in arrivo su PlayStation 4, ma la saga di Capcom ha altri capitoli da riscoprire in questa nostra generazione fortemente votata al recupero della memoria storica dei videogiochi. Con il primo capitolo oramai riproposto in tutte le salse, qualcuno potrebbe gioire della presenza di Resident Evil 3: Nemesis su questa piccola scatoletta d’intrattenimento Sony e riprovare il brivido dell’incontro con l’orrida creatura che dà il nome al gioco. Un altro esponente dei survival game dell’orrore che tanto successo hanno riscosso al tempo. Biohazard deve esserci.

Gran Turismo 2

Qualcuno storce ancora il naso per la deriva che ha preso la serie in questi ultimi anni e rimpiange il complesso e profondo schema alla base del single player del gioco, tra patenti da ottenere e coppe speciali per marca alle quali partecipare. Varrebbe quindi la pena recuperare Gran Turismo 2, riassaporare le sonorità dei menu e lo stridore di gomme sull’asfalto di questo simulativo di corse per apprezzare di nuovo la qualità realizzativa del gioco, considerati i mezzi tecnici dell’epoca. Must have.

Dino Crisis

Torniamo da Capcom e passiamo ai c’era una volta. C’era una volta un concorrente diretto a Resident Evil che condivideva con esso il creatore (Shinji Mikami) molte meccaniche, lo stile di gioco ma al posto degli zombi aveva i dinosauri. Stiamo parlando di Dino Crisis. Gli eventi storici hanno arriso al Biohazard, ma non si può dimenticare questo degno gregario che ha aiutato a fare la fortuna dei così detti survival horror e che purtroppo non ha goduto delle stesse fortune.

Castelvania: Symphony of the Night

E non poteva mancare Castelvania, pixel vecchia scuola, un genere che è diventato cult e sta vivendo in questi anni una nuova giovinezza. E quale miglior esponente se non quel Castelvania: Simphony of the Night e la sua intensa battaglia contro Dracula. Un gioco che sembra attuale proprio per il suo stile 2D, immortale come il signore delle tenebre. Questo non può davvero mancare.

Ci sarebbe da fare menzioni speciali per Chrono Cross, Need fot Speed, Hot Pursuit, Tony Hawk’s Pro Skater, Ape Escape, Tenchu, Vargant Story e tanti altri giochi che hanno segnato in più di una occasione l’infanzia o adolescenza di noi giocatori, che hanno scritto con i pixel pagine memorabili dei nostri pomeriggi. Quella che avete visto è solo una lista ristretta che ha pescato tanto dai ricordi personali mischiandoli con qualche lacuna che potrebbe essere riempita proprio grazie a PlayStation Classic Mini.