Da qualche giorno si è concluso l’E3 2017 e tutti siamo ancora frementi per la lunga carrellata di annunci più o meno altisonanti che hanno affollato la manifestazione losangelina. Tanti si sono riversati sui social a elogiare alcuni annunci o criticare alcune scelte. Noi di Gamempire abbiamo seguito le varie conferenze e in mezzo a tanto hype e conferme non abbiamo potuto fare in modo di notare che qualcuno ha mancato l’appuntamento con questa importante fiera di settore. Ecco cosa è venuto fuori dalle considerazioni dei nostri redattori Francesco Pagano, Federico Minieri e Andrea Riviera che hanno stilato una classifica dei titoli dei più attesi (in vano) durante questo E3.

10 – Rare perché ci vuoi male?

Vi sono davvero molte esclusive che Microsoft ha creato nel corso degli anni e sulle quali Rare era spesso lì a dare man forte con la sua inventiva, ma mai come questo E3 si sentiva il bisogno di qualcosa di diverso oltre allo spettacolare Sea of Thieves. Dove voglio andare a parare? Ma è facile, mi riferisco a Conker. Lo scoiattolo più sboccato e volgare del mondo videoludico non doveva mancare sul palco, ma purtroppo è mancato anche a questo giro di ruota.

Se da un lato abbiamo il ritorno del simpaticissimo Crash Bandicoot su PlayStation 4 che è riuscito a emozionare sia grandi che piccini a suo tempo, non capisco come Rare e Microsoft si siano lasciati sfuggire l’opportunità  di tirare fuori dal cilindro l’unico personaggio davvero in grado di controbattere con la sua irriverenza al titolo di Naughty Dog.

9 – Nintendo 3DS – dove sono i giochi?

Una console a fine ciclo parzialmente oscurata dal successo di Switch: questo è Nintendo 3DS. Eppure questa piattaforma portatile meritava un po’ di spazio in più durante E3 2017. Vero che durante il Treehouse sono stati mostrati Metroid: Samus Returs e il ritorno di Mario & Luigi: Super Star Saga (con extra game Gli Scagnozzi di Bowser), ma il resto?

Tra Ever Oasis, Hey! Pikmin, Pokémon UltraSole e UltraLuna, Monster Hunter Stories e Kirby’s Blowout Blast di materiale di cui parlare in questo 2017 ce ne era. Una scelta inspiegabile quella di lasciare il 3DS in panchina considerato che, almeno in Occidente c’è tanto ancora da attendere e da pubblicare. Perché saranno pubblicati altri giochi, vero? Perché Nintendo 3DS dopo il 2017 sarà ancora supportato, vero?

8 – Vogliamo scordarci i draghi?

Se la cancellazione di Scalebound è stato un brutto colpo per i giocatori Xbox, forse la soluzione a tutto questo poteva essere una. Chi ricorda Panzer Dragoon Orta? No, non intendo la versione uscita su Smartphone, ma quella sulla prima Xbox.

Immaginate un cambio di genere per il titolo, abbandonando i combattimenti su binari ma adottando una versa connotazione RPG. Panzer Dragoon Orta poteva effettivamente diventare una valida soluzione al problema, ma sono pur sempre consapevole che non si può sostituire un gioco cancellato in così poco tempo.

7 – Animal Crossing su Nintendo Switch

Questo argomento mi è stato ispirato dal mio collega Alessandro Palladino, che ha a più riprese espresso il desiderio di vedere la serie Animal Crossing su Nintendo Switch. E in effetti qualche console migliore di una ibrida adatta a giocare ovunque può ospitare questo brand che fa degli eventi, della interazione tra abitanti e villaggi e delle piccole attività  quotidiane mordi e fuggi il suo biglietto da visita?

Eppure a E3 2017 dove potevano esserci Tom Nook e soci ci è forse finito Yoshi, che forse si è troppo mischiato come genere con l’annuncio Kirby. Non che si dovesse desiderare un Animal Crossing entro quest’anno, ma vista la mole di giochi ancora in fase embrionale, l’annuncio di un nuovo abitato da popolare e mostrare agli amici che seguisse il filone principale della saga (e stesse a distanza da Happy Home Designers e Amiibo Festival) sarebbe stato apprezzato, quanto meno in sviluppo.

6 – Basta Skyrim?

In ultimo, vorrei spendere qualche riga su Skyrim così da abbandonare il discorso esclusive. Ormai l’ultimo episodio di The Elder Scrolls si può dire che stia uscendo per qualsiasi cosa, ed effettivamente non posso dare torto alla moltitudine di meme apparsi su internet. Bethesda sta effettivamente mungendo fino all’ultima goccia la sua ultima fatica con la sua riedizione next gen, la versione per Switch e in ultimo quella VR.

Non dico che sia un male portare avanti un titolo come Skyrim, visto che io stesso ho speso innumerevoli ore sia su console che PC a giocarlo, ma sarebbe anche ora di cambiare senso di marcia, esclusa la versione Switch giustamente. Insomma, portare anche solo un annuncio verbale sulla produzione di un nuovo The Elder Scrolls e sulla sua effettiva esistenza, avrebbe giovato alla conferenza Bethesda più del nuovo Wolfenstein: New Colossus.

5  – Lacime e vendetta… e niente The Last of Us 2

Diciamolo, chi non vedeva l’ora di osservare il primo gameplay di The Last of US 2? Eravamo tutti in estate sin dall’annuncio al Playstation Experience del 2016 e una piccola presenza la davamo quasi scontata a E3 2017, invece Sony e Naughty Dog hanno preferito dare più spazio all’espansione stand alone di Uncharted The Lost Legacy. Scelta quindi giustificata, anche se il progetto rimane ancora nelle prime fasi di sviluppo e probabilmente non riusciremo a vederlo sul mercato prima del 2019, aspettiamoci però un gameplay entro la fine dell’anno. Rimane comunque il peccato di non averlo potuto vedere all’E3 2017; una sua comparsa sul palco avrebbe fatto impazzire la platea sicuramente.

4 – Sangue e pazzia di Bloodborne 2

Che From Software stia sviluppando una IP in esclusiva Sony è praticamente assodato. Una tra le ipotesi più concrete è sicuramente quella della presenza del seguito di Bloodborne, capolavoro action/gdr in salsa souls like uscito nel 2014. Il suo annuncio o quello di una nuova IP From Software sarebbe stato oggettivamente di grande impatto, per una conferenza Sony sicuramente sottotono rispetto alle edizione passate. Le sue atmosfere, la sua violenza smisurata, il level design e un art design magnifico lo rendono ancora oggi uno dei migliori videogiochi della generazione corrente. La mancanza dell’annuncio può essere derivato sicuramente da una conferenza Microsoft al di sotto delle aspettative che avrà portato Sony a riflettere sulla presentazione ad una prossima conferenza.

3 – Monster Hunter su Nintendo Switch, perché no?

Capcom a E3 2017 ci ha deliziato con Monster Hunter World, il nuovo capitolo della saga dei cacciatori di mostri presentato in un trailer durante la conferenza Sony. Il titolo sarà un multipiattaforma e appartiene alla serie principale del gioco (non è uno spin-off quindi). Il restyling grafico è evidente e il nuovo engine ridà  nuova linfa al gioco, tuttavia Nintendo sembra essere stata esclusa dal nuovo corso Monster Hunter (notizia non confermata) nonostante lo storico sodalizio con l’azienda giapponese.

A questo si aggiunge anche l’assenza più totale sia in Nintendo Spotlight che in Nintendo Treehouse dei titoli Monster Hunter già  annunciati per il Giappone e ancora attesi in Occidente tra i quali spicca la versione Switch di Monster Hunter XX. I mostri sono migrati verso altri lidi? Il tempo ce lo dirà .

2 – Ma dove è finito Halo?

Sembra scontato come inizio, ma la mancanza di un Halo ottimizzato per Xbox One X si è fatta sentire. Capiamoci, non sto dicendo di voler vedere Halo 6 adesso, ma sappiamo tutti come l’universo sulle quali poggia le spalle il leggendario sparattutto di Microsoft possa essere sfruttato per diversi episodi spin-off.

Lo abbiamo capito con Halo ODST e Wars che la galassia del Master Chief può offrire molto anche senza la sua diretta presenza. Precursori, Flood, Covenant e l’antica Umanità sono solo pochi esempi dei diversi protagonisti e punti di vista che posso essere sfruttati nell’universo di questo grande gioco. Insomma, un nuovo Halo poteva davvero essere la ciliegina sulla torta di Xbox One X.

1 – Death Stranding e il Kojima muto

In questi ultimi mesi abbiamo visto il caro e amato Hideo Kojima un po’ silenzioso e poco incline a essere al centro dell’attenzione, visti i problemi di sviluppo dietro Death Stranding. Quello che i trailer (un po’troppo criptici) hanno proposto aveva tutte le premesse per un ottimo prodotto. Ma, come le balene del primo teaser, il progetto sembra arenato al punto da non poter arrivare all’E3 2017 in una condizione accettabile.

La lacuna più grande di quest’anno alla fiera di Los Angeles non può quindi che essere Death Stranding e soprattutto l’assenza stessa si Kojima, e della sua spiccata vena da troll del web mostrata fino a poco tempo fa. Speriamo che questa barca lasci prima o poi il porto, sperando che sia prima di E3 2018 e la credibilità di Hideo-san non vacilli per questo mezzo passo falso.