Sono passati due mesi dal lancio della Xbox One X ed il distacco con la concorrenza è già evidente.
È giusto andare con ordine per capire quanto questi due mesi siano stati significativi per Microsoft. Il 7 novembre molti siti e testate avevano già avuto la possibilità di provare la nuova console, apprezzandone fin da subito le qualità, sia costruttive che di pura resa a monitor. I dubbi, fondati e non, erano tutti legati al numero di giochi che avrebbero abbracciato la filosofia “Enhanced” per avere prodotti migliorati qualitativamente da far girare sul nuovo hardware.
Ora, durante le tanto attese festività natalizie e chiusura 2017, i giochi che possono vantare questi aggiornamenti sono in crescita in maniera quasi esponenziale.
Ironia della sorte a dare spinta a questo nuovo “trend”, gratuita, è stata la diretta concorrente Playstation 4 Pro che, essendo sul mercato da un anno, aveva già iniziato questo lento, ma costante processo.
Gli sviluppatori di terze parti hanno visto di buon occhio fin da subito la possibilità di migliorare il proprio prodotto potendo così generare nuovi introiti con il minimo sforzo, engine di gioco permettendo. Questo ultimo elemento è importante perché non tutti i motori grafici risultano facilmente scalabili e quindi il lavoro di upgrade grafico si complica leggermente.
Un esempio di engine che si adatta perfettamente alla nuova filosofia è il Frostbite Engine di EA, motore alla base di molti giochi del conosciuto publisher canadese, e l’Unreal Engine. Dynamic Resolution e checkerboard rendering sono il presente ed il futuro per i videogiochi che si adatteranno sempre più facilmente all’hardware che li farà girare.
Su Digital Foundry vengono pubblicati quasi giornalmente comparazioni dei giochi “con patch 4K” tra Ps4 pro e Xbox One X ed il risultato è quasi sempre il medesimo.
La console Sony non raggiunge mai i 4K nativi affidandosi quasi sempre a risoluzioni intermedie ed alle tecniche sopra citate. Xbox One X cala spesso e volentieri un folgorante 4K mentre, per i giochi più datati, la qualità generale è sempre qualche gradino sopra la concorrenza.
Il tutto dopo appena due mesi dal lancio.

Witcher 3, For Honor, Injustice 2…

La lista sarebbe molto lunga e, per tutte le persone che dubitavano di questa mid gen, dovrebbero ricredersi dato che questi titoli, sviluppati anche più di due anni fa, risultano tirati a lucido su entrambe le console.
È importante sottolineare che anche su Ps4 Pro i giochi analizzati hanno un valore aggiunto rilevante, elemento che fa ben sperare per il futuro.
Su Xbox One X i giochi che hanno ricevuto la modalità Enhanced nella maggior parte dei casi il salto di qualità sulla concorrenza è evidente. A parte un raro caso, Titanfall 2 in cui l’analisi è stata fatta prematuramente e poi aggiornata, tutti, ma proprio tutti i giochi girano al top sulla nuova console Microsoft.
Xbox one X sta quindi già mostrando i muscoli pronta per affrontare un 2018 che si preannuncia ricco di novità non solo per la nuova risoluzione. In tutto questo rumore mediatico intorno ai 4K e HDR infatti c’è un altro importante aspetto emerso durante il rilascio dell’aggiornamento di The Witcher 3 per Xbox One.Il capolavoro di CD Projekt RED, che sfrutta il RED Engine, permette di essere giocato in 4K o in Performance Mode. La prima modalità è ben chiara, un bel 4K per chi dispone di un monitor che supporta tale risoluzione mentre la seconda è diretta agli amanti del framerate. Full HD, 1080×1920, a 60 fps fissi.
Personalmente questa opzione di gustarmi il gioco con grafica esagerata o optare per pura performance mi ha letteralmente “sbarellato”. Questi tipi di configurazioni sono solitamente riservati agli utenti PC, dove è possibile mettere mano facilmente ad N opzioni grafiche.


L’aggiornamento quindi permette di poter scegliere cosa rendere prioritario con settaggio già pre-configurati una piccola, ma grande rivoluzione nel mondo console. Ci auguriamo di vedere nuovi giochi che sfruttino questa possibilità soprattutto per i titoli che richiedono un framerate a 60fps come i First Person Shooter.

Una crepa che potrebbe diventare una voragine

La piccola ma significativa crepa di performance tra Ps4 Pro e Xbox One X potrebbe diventare preso un solco incolmabile per Sony se non con il rilascio di una nuova console.
Ricordiamolo Xbox One X è stata rilasciata un anno dopo e costa 100$ in più al debutto. Vero che la Ps4 Pro pecca di mancanze grossolane, una console annunciata per il 4k priva di Blu-ray che supporta tale risoluzione è un vero no sense.
Ma i 100 bigliettoni verdi in più vanno oltre un semplice lettore.
I giochi analizzati fino ad oggi, seppur recenti come Wolfenstein 2 The New Colossus o Assassin’s creed Origins, rimangono titoli nati e pensati per Ps4 e Xbox One. Vero la Ps4 Pro era sul mercato da un anno dal rilascio dei giochi citati ma gli sviluppi sono per forza di cose iniziati prima.
Le stesse esclusive Microsoft Sea of Thieves o CrackDown 3 sono progetti Xbox One che verranno adattati per la nuova console. I titoli che usciranno a fine 2018 e 2019 saranno quelli che sfrutteranno pienamente la nuova console dato che le specifiche di questo nuovo e potente hardware sono in mano agli sviluppatori da molto più tempo del 7 novembre.
I primi prototipi della nuova console dovrebbero essere arrivati indicativamente intorno a febbraio-marzo 2017 alle maggiori software house ed è lecito aspettarsi i risultati ad un anno e mezzo o due dalla ricezione.
Non mi piace fare troppe previsioni, soprattutto dopo aver visto titoli come Fable Legends e Scalebound svanire nel nulla, ma ho la sensazione che E3 2018 potrebbe essere una vera bomba per gli amanti del marchio Xbox.
Non è solo la potenza a far da padrone nella nuova console ma è come viene gestita. La scalabilità con cui i nuovi e vecchi engine si adattano al hardware della Xbox One X ha del sorprendente.
Sony ha cercato di marginare l’effetto stringendo futili accordi di esclusività con alcuni brend, soffiando addirittura il marchio FIFA da sempre legato a Xbox. Il 2018 sancirà il predominio della nuova console Microsoft con effetti che potrebbero alla lunga risultare devastanti. Il distacco tra Ps4 Pro e Xbox One X non è minimamente paragonabile a quanto visto nel 2013 al lancio delle nuove console. La console mid gen di Sony migliora quanto già visto, la mid gen di Microsoft ha aperto le porte ad una nuova era.Star Wars Battlefront 2, Rise of the Tomb Raider, La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra, Hitman and Ghost Recon Wildlands, For Honor e tanti altri giochi stanno letteralmente invertendo la rotta in cui vedeva la console Sony portare a monitor la risoluzione più alta.
Se Nintendo si è affidata ad una soluzione che accontenta sia le persone che viaggiano spesso che chi predilige il gioco “da salotto” la guerra dei pixel è rimasta, come sempre, sul campo Microsof-Sony. La prima ora gioca in casa forte di un hardware pensato per il futuro. Aspettando una Ps5, di cui potete leggere alcune anticipazioni nel seguente articolo: PlayStation 5 distruggerà Xbox One X , Sony dovrà fare affidamento prettamente alle esclusive. Tutti i third parties gireranno sempre meglio su Xbox One X.
Quando Microsoft tra qualche mese alzerà il sipario sui nuovi titoli esclusivi il distacco diventerà una voragine incolmabile tanto che in molti si chiederanno: come girerebbe The last of us 2 su One X?

Siamo solo agli inizi…

Tutti quelli che si stanno ricredendo, che la potenza ha ancora un senso: Teraflops e storyline: la rivincita della grafica, non dovranno aspettare molto perché il 2018 porterà quella ventata di novità che tutti aspettavamo.
Si perché la potenza non si traduce solo in una migliore resa grafica o framerate, ma migliora l’interazione con gli oggetti, migliora l’IA… il tutto per arricchire l’esperienza di gioco.


Per chi sfrutterà al meglio i 6TFLOP di potenza sotto la scocca della One X potrà regalarci nuove iterazioni da rendere obsoleto quanto visto fino ad oggi.
Salutiamo calorosamente il 2017 che ci ha regalato un mostro di potenza e diamo il benvenuto al 2018 in 4K.

See you next time buddies
X-Boss Out